Urban lives: rivivere attraverso l’arte di strada

Urban lives: rivivere attraverso l’arte di strada

30 Ottobre 2020 1 di Makovec

Urban Lives non è solo un sito o un libro ma è un nuovo modo di guardare la realtà urbana attraverso l’arte. Il progetto nasce da Ivana de Innocentis una blogger appassionata di arte di strada che ha iniziato un percorso di valorizzazione dell’arte di strada e, soprattutto, dell’arte murale. Il maggiore interesse che il progetto suscita è quello di rivalutare l’arte di strada non come arte di serie B ma come una vera e propria arte, con una propria prospettiva sulla realtà. Le domande e le questioni poste sull’arte di strada, dal punto di vista estetico, sono molte, perché varie sono le forme stesse dell’arte di strada, capaci di sfociare anche nella illegalità. Tuttavia, il perno intorno a cui ruota il progetto di rivalutazione dell’arte di strada è quello di riconnettere l’arte al territorio urbano, ad un vissuto che rivive attraverso l’arte affinché i cittadini possano riappropriarsene. Da questa prospettiva, allora, il lavoro di un writer non è solo quello di dipingere la facciata di una casa o un muro bianco, ma riallacciare i legami fra i cittadini e il luogo in cui essi vivono attraverso il racconto visivo di ciò che è stato quel quartiere. L’arte di strada, allora, non svolge solo una funzione di denuncia ma anche di memoria di un luogo, deposito dei vissuti comuni. La street art ha questo compito a livello estetico, non solo quello di occupare uno spazio vuoto, come una sorta di contemporaneo horror vacui, ma re-intercettare ciò che è stato quel luogo nelle epoche passate, ciò che è successo, ciò che è stato, non per una sorta di conservazione, ma perché quel luogo stesso possa essere rigenerato, ovvero trasmesso di generazione in generazione. Perché è questa sorta di passaggio, questo cammino storico che ci permette di riconoscerci parte di un luogo comune, di una esperienza umana, ambientale, sociale imprescindibile dal nostro stesso essere. Ecco, perché, il vero degrado non si legge attraverso lo sguardo della street art ma attraverso simbolici fallici, frasi senza senso o di una assurda mediocrità che vediamo sui muri. Mentre è attraverso l’arte che possiamo tornare lì, nel tessuto urbano, e riconoscerlo come ciò che maggiormente ci appartiene, senza più delegare ad altri lo spazio che decidiamo di lasciare vuoto.