Un aeroporto cattedrale

Un aeroporto cattedrale

16 Dicembre 2019 0 di Makovec

Un edificio maestoso, imponente, che colpisce per la sua apertura verso l’alto. Un edificio che qualcuno ha definito una nuova cattedrale, ma si tratta del nuovo aeroporto di Pechino progettato da Zaha Hadid. A prima vista il novo aeroporto si presenta come una vera e propria cattedrale, come un edificio che, in qualche modo, richiama all’estetica del sacro. Ampie volute, grandi spazi che slanciati in altezza, colore bianco quasi ad indicare una materia diafana e molto leggera. Alcuni hanno commentato, a proposito di questo aeroporto, che davvero assomiglia ad una nuova cattedrale. Qualcun altro, invece, proprio per l’impressione di essere una nuova cattedrale ha criticato sia l’aeroporto sia lo stile con cui vengono costruire le nuove cattedrali. Ora, non vogliamo inserirci in un dibattito estetico che comporterebbe molto spreco di tempo, senza portare a grandi risultati. Ciò su cui vogliamo soffermarci è il paragone simbolico fra una cattedrale e un aeroporto. Luoghi così differenti che si sono trovati paragonati, a causa di una forma architettonica. Non stiamo ancora parlando di una questione di fede, ma di una dimensione, di forme. Dimensioni che si dilatano nello spazio e che slanciano l’essere umano verso l’altezza. Ciò che maggiormente colpisce della struttura, infatti, è la sua simbologia. Poter ritrovare elementi di una cattedrale o, meglio, una certa percezione della spiritualità, in un aeroporto ci fa pensare. Sarebbe possibile modellare degli edifici che richiamino alla spiritualità? Ma per fare questo c’è un’altra domanda a cui rispondere: si può vivere la spiritualità anche in altri contesti? Il postmoderno o surmoderno o, più semplicemente, il mondo contemporaneo ci sta ponendo dinanzi ad una sfida: quella di un ritorno alla spiritualità. Nella pluralità delle forme, nella riscoperta di una dimensione del sacro, nelle illusioni o nelle cialtronerie che girano a proposito del sacro e dello spirituale. L’essere umano contemporaneo, sembra dirci questo aeroporto, ha bisogno di spiritualità. Una spiritualità che possa accompagnare il cammino dell’uomo e della donna, che possa essere uno stile nel vivere i passaggi dell’esistenza. Per questo un aeroporto può anche assomigliare ad una cattedrale. Perché la cattedrale è il simbolo di un legame altro, come di un cammino verso l’Altro. Basti pensare alle cattedrali romaniche o gotiche, modellato proprio attorno all’idea di un cammino spirituale. Quindi, se un aeroporto può essere definito come una nuova cattedrale, non è tanto per scimmiottare l’architettura sacra, ma per rendere visibile nella forma ciò che ogni essere umano è nella sua essenza: un essere spirituale.